L’acquisizione dell’azienda di Bassano produce già i suoi frutti e nel 2005 viene avviata alla Pilato Spa una nuova linea produttiva a marchio Casale sul modello CLS di allora.
Ora, a 16 anni di distanza, debuttano due rivoluzionari modelli sempre su base CLS e ispirati alla tradizione Casale. “A Dario, che tanto amava ridisegnare veicoli, catturarli in un design spigoloso, creando forme fuori del proprio tempo, e per questo sempre attuali, in un mondo che cambia e che innova continuamente”.
Un marchio prestigioso
Quella che andiamo adesso a raccontarvi è una storia vera, tipica della sana provincia italiana, dove business e buoni sentimenti si intrecciano fra di loro in un legame che è all'origine dei successi di un mondo imprenditoriale che si dimostra, sempre di più, la vera forza trainante dell'economia del nostro Paese.
Fin dagli anni Sessanta Luigi Pilato e Dario Casale erano amici più che concorrenti. Nei difficili anni del dopoguerra Luigi aveva avviato l’attività di pompe funebri a Ponte della Priula (TV), mentre Dario aveva continuato l’attività di famiglia di riparazione di moto e autoveicoli a Bassano del Grappa (VI). Per entrambi il passo fu breve, di lì a qualche anno si ritrovarono a intraprendere la strada delle autotrasformazioni per poi entrare nello specifico settore delle autofunebri. Molto diversi caratterialmente, più razionale Luigi, più artista Dario, erano accomunati da un grande, profondo amore per l’Automotive. Ed entrambi, ciascuno con le proprie peculiarità, hanno segnato in maniera indelebile il mondo funerario, lasciando un eccezionale patrimonio di idee e di esperienze che alla loro morte, avvenuta rispettivamente nel 1996 e nel 2000, fu trasmesso nel tempo alle rispettive famiglie. Tale patrimonio fu alla base di quell’accordo imprenditoriale concretizzatosi nel 2002 che ha portato la Pilato all’acquisizione del marchio bassanese.
Un’operazione importante, un nuovo grande successo dell’azienda trevigiana che ha consolidato la propria leadership di mercato e ha permesso di perpetuare nel tempo il marchio prestigioso della famiglia Casale ancor oggi sinonimo di passione per l’automobile, sperimentazione di nuove forme di design, arte e personalizzazione.
Non a caso, ancor prima di costruire autofunebri, Dario aveva avviato la fabbricazione di prototipi che furono delle rivisitazioni di carrozzerie apprezzate da collezionisti di tutti i tempi, disegnate per diletto e poi create a suo piacere. Varrebbe solo la pena citare la Formula baby Junior 1961, l’Alfa Romeo Severital 1967 su telaio Giulia 1600, l’Alfa Romeo Prettycar 1968 su telaio Abarth – Alemanno e la Porsche V.W 914 del 1971.